Le iniziative portate a termine nel 1978 avevano avuto un grande successo. Finalmente qualcosa a Moschiano si muoveva, I giovani avevano qualcosa da fare e sopratutto lo facevamo con grande armonia ed unita’.

Il gruppo si era allargato ed andava oltre le due comunita’ parrochiali. Ma per portare a termine tutte quelle iniziative c’era bisogno di qualcosa di piu’ formale.

Sapevamo che negli anni 60 I giovani di allora (che poi erano I nostri mentori negli anni ’70) avevano formato un Circolo Culturale intitolato a Michele Caputo Magistrato di Moschiano degli anni ’20-30 con sede nelle case che una volta erano dove ora c’e’ la piazzetta con la ricostruzione delle “Fontane”. Di quel gruppo oltre all’Avv. Mimi’ Moschiano ricordiamo L’Avv. Pietro Manfredi, Avv. Franco Addeo, Prof.ssa Anna Laura Palumbieri, Prof.ssa Irma Palumbieri, Dott. Delfino Santaniello, Prof. Salvatore Manfredi, Dott. Carmine Vona, Avv. Giacomo Dalia, Rag Francesco (Ciccio) Vona, prof Desiderio Pacia e tanti altri alcuni molto giovani all’epoca. Famosa all’epoca era una Enciclopedia ed una collezione di libri (sembra impressionante) che la famiglia Caputo-Aschettino aveva e che aveva messo a disposizione del Circolo.

Noi non volevamo essere da meno anche perche’ credevamo fermamente che la cultura fosse la chiave per la rinascita di Moschiano.

Spronati dal Sindaco Mimi’, dal Consiglio Comunale, e dai Parroci decidemmo nel  1979 di dare vita ad una simile Associazione di carattere civile indipendente dalle parrocchie ma che al tempo stesso sarebbe gravitata attorno ad esse. Questo non solo avrebbe assicurato uno status formale al gruppo ma avrebbe permesso di avere una entita’ piu’ “aperta” coprendo non solo le due comunita’ parrochiali e I gruppi al loro interno (come L’Azione Cattolica) ma dava spazio anche a coloro che di questi gruppi non facevano parte. Inoltre tale passo ci avrebbe aperto le porte ad incentivi che il Comune e Ente Provinciale Turismo potevano mettere a nostra disposizione per il bene di Moschiano. L’Associazione fu impropriamente chiamato Pro- Loco anche se non era costituita legalmente ne’ riconosciuta dall’Ente Provincial per il Turismo e fu intitolata a Michele Caputo. L’Avv. Pietro Manfredi fu eletto Presidente. Pietro ed io un giorno andamma a chiedere la famosa Enciclopedia a “Donna Ninuccia”. Purtroppo non ci fu concessa.

A partire da allora quasi tutte le iniziative furone portate a termine nel nome della Michele Caputo.  Per esempio continuammo con la Seconda Estate Moschianese, ma avemmo modo anche di dedicare una via (l’ex “Cupa da Chianca” ) al Prof Carmine Pacia, letterato di Moschiano che era emigrato a Como e aveva scritto alcuni saggi di letteratura Italiana ed altre opere. Alla dedica invitammo I familiari superstiti ma non potettero venire inviandoci pero’ una copia delle sue opere. (vedi ulteriori dettagli sul prof Carmine Pacia qui)

Intitolammo inoltre un’altra strada ad una Moschianese illustre cha quasi nessuno conosceva o ricordava. Il cosi detto “Vico Pacia” fu intitolato a Suor Angiola della Pace originaria di Moschiano che, se ricordo bene, sembra fosse nata in quel vicolo. (Vedi ulteriori dettagli su Suor Angiola della pace qui)

L’Estate Moschianse di quell’anno fu un altro successo anche se con degli “infortuni”. Infatti sia Il Dott. Eligio, che Gigino Volino ed io subimmo delle fratture o slogature ai piedi e fummo costretti a un “semi-riposo” forzato. Il Dott Salvatore Esposito di Moschiano ma ortopedico all’ospedale di Avellino ci rimise in sesto.

Per Natale invece volevamo addobbare un po’ Moschiano. Fare delle luminarie sarebbe stato molto costoso. Decidemmo allora di addobbare Moschiano con delle stelle ricoperte di lustrini luccicanti e di usare la pubblica illuminazione come una fonte di luce. Le stelle sarebbero brillate di luce riflessa. Marco Arpaia ed io andammo a Napoli a comprare il materiale mentre l’esperto falegname Nicola Moschiano ci guido‘ e ci diede una mano ed attrezzi per costruire le stelle nelle stanze del commune al piano terra che erano anche diventate la sede della Pro Loco. Oltre alle stelle addobbammo anche gli alberi di pino di fronte all’edificio scolastico. Non era certo Fifth Avenue di NY ma almeno un segno di festa per Moschiano a Natale. Ricordo che la sera della Vigialia ero ancora li’ arrampicato su un pino a mettere addobbi quando passo’ mio padre per andare in Chiesa.  Mi fece finire in fretta perche’ la vigilia di Natale prima del cenone si doveva andare in chiesa per la Benedizione di ringraziamento e poi tutti a casa a mangiare e si usciva solo per andare alla Messa di Mezzanotte. Altri tempi.

A proporsito di Sede della Pro Loco. Essa era nelle stanze al piano terra del palazzo comunale. Quelle stanze erano molto umide e senza riscaldamento. Per alleviare un po’ I problema decidemmo ancora una volta di dare fondo all nostra fantasia. Comprammo a Napoli dei fogli di polistirene espanso (aka polistirolo) con cui ricoprimmo tutti I muri coprendoli poi con del compesato. Pensammo che l’effetto isolante del polistirolo ci avrebbe aiutato. Ricordo che tornando da Napoli con L’Avv Pietro Manfredi   e la sua macchina piena di polistirolo a Sopravia fummo fermati da Agenti della Guardia di Finanza che si insospettirono per tutta quella roba. Volevano farci una multa perche’ non avevamo la cosidetta “bolletta d’accompagnamento”. Ci volle tutta la perizia di Pietro affinche’ ci lasciassero andare senza multarci.

Intanto sull’onda del gruppo Gli Asteroidi, si era formato un altro gruppo musicale, questo piu’ a carattere “commerciale” (nel senso che suonavano si per passione ma si dedicavano ad allietare feste di battesimo, matrimoni, etc.) : I “Tilt”.  Di quel gruppo ricordiamo Alfonso Squitieri, Salvatore “e Proverenza”  Del Duca, Ciccio Cosenza, Sergi Pacia, Pasquale Pacia e Giovanni Vona che cantava.  Non sono sicuro se questo accadde nel 1979 o forse nel 1978.

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